venerdì 1 maggio 2009

“LE TORRI COSMICHE” :
UN PARCO EUROPEO DEL TEMPO.

Verranno introdotti nella città di Torrice (Fr) alcuni elementi del sistema “Parchi Europei del Tempo”, elementi che potranno essere sviluppati e integrati nel tempo. I Parchi Europei del Tempo vogliono essere una rete europea di parchi in cui il tema principale risulti il “tempo” nei suoi svariati aspetti, dal suo significato etimologico al concetto di storia, memoria collettiva , ecc.
Per il sito in oggetto si propone :
A) un percorso didattico-scientifico integrabile e sviluppabile nel tempo, anche in connessione con altri siti europei, avente come tema “La misura del tempo nella storia dell’uomo”;
B) la realizzazione di opere ed interventi di recupero finalizzati alla “Valorizzazione degli ambienti ipogei, delle risorse idriche sotterranee e dei punti di emergenza (fonti) e della facies culturale connessa (Mundus Cereris)”;
C) la realizzazione di opere ed interventi di recupero finalizzati alla “Valorizzazione del mondo agricolo e della facies culturale connessa (Museo dell’agricoltura e della memoria – Antiche ritualità dionisiache – Rapporti tra astronomia e civiltà agricola : il mondo di Sothis e Demetra - Ritualità stagionali : la Giostra della Bufala, ecc.)”.
Fulcro del sistema Parco del Tempo verrà ad essere il Faro della Memoria (complesso polifunzionale e Centro per la promozione attività e prodotti locali).
Riguardo il tema della “Misura del tempo nella storia dell’uomo” si propone, in particolare, di realizzare orologi solari (Meridiane), allineamenti e quadranti astronomici in pietra o in lastra marmorea; antichi strumenti astronomici che gli uomini, sin dal neolitico, utilizzavano per scandire il tempo. In quest’ambito di notevole interesse sarà il complesso astronomico “Le Torri Cosmiche”.
Le tre Torri rappresenteranno la tensione del territorio verso un futuro più sintonizzato con i ritmi naturali e le dinamiche complesse del cosmo, assiomi indispensabili per un serio “sviluppo sostenibile”. Esse raccoglieranno la luce della nostra stella (Il Sole) e quando al tramonto il cielo svela i segreti del cosmo emetteranno segnali elettromagnetici verso il punto in cui l’asse del mondo trafigge la volta celeste (Stella Polare). Il flusso energetico solare attraversando le Torri si trasformerà in segnali vitali verso il cosmo. Tali segnali rappresenteranno un tentativo simbolico di inviare un messaggio verso altri mondi utilizzando il linguaggio della matematica : una serie ripetitiva dei numeri primi sino al 113 (una sequenza di numeri primi è un primo messaggio comunemente previsto dai teorici della comunicazione con eventuali intelligenze extraterrestri, poiché la matematica è considerata "un linguaggio universale" ed è congetturato che le procedure che producono i numeri primi successivi sono sufficientemente complicate da richiedere intelligenza per effettuarli). Le torri cosmiche saranno anche dei calendari astronomici ; cattureranno raggi di Sole in alcuni momenti dell’anno dirigendoli verso bassorilievi con incise alcune costellazioni celesti. I raggi illumineranno, al passaggio del Sole al meridiano (Mezzogiorno del luogo), i simboli delle costellazioni dominanti nel cielo notturno del periodo e cioè quelle visibili al meridiano del luogo intorno alle ore 24 . Delle Porte Celesti, poste alla base delle torri, daranno la direzione della posizione delle costellazioni suddette e funzioneranno da “finestre verso il cielo” per i visitatori.
Riguardo la “Valorizzazione degli ambienti ipogei, delle risorse idriche sotterranee e dei punti di emergenza (fonti) e della facies culturale connessa (Mundus Cereris)”, particolare attenzione è stata riservata ad una fonte (Fontana Longa) che si localizza ad Est delle Torri Cosmiche. La scelta del sito, oltre alle sue peculiarità e valenze idrologiche intrinseche, è motivata dal valore simbolico che assume nel contesto del parco del tempo : all’equinozio i raggi del Sole nascente, prima di attraversare la porta equinoziale posta nelle vicinanze delle Torri, si bagneranno simbolicamente nelle acque della fonte. Luce, acqua, terra ; elementi dal cui abbraccio nasce la vita . Il sito della fonte è strutturato inoltre come se fosse una porta aperta nell’ambiente ipogeo; tale “porta” sembra essere rivolta verso l’esterno nella direzione in cui il Sole sorge al Solstizio d’estate (nord-est): in quel periodo dell’anno i raggi del Sole penetrano nel varco aperto sul mondo sotterraneo per illuminare il Mundus Cereris .
Di particolare interesse è il progetto per la “Valorizzazione del mondo agricolo e della facies culturale connessa (Museo dell’agricoltura e della memoria – Antiche ritualità dionisiache – Rapporti tra astronomia e civiltà agricola : il mondo di Sothis e Demetra - Ritualità stagionali: la Giostra della Bufala , ecc.)”. Per gli antichi l’astronomia era una scienza pratica, un mezzo per stabilire i momenti propizi alle attività agricole o ai rituali religiosi , in un periodo in cui non disponevano di un calendario adeguato. Nel passato le feste religiose erano generalmente stagionali e spesso collegate con i solstizi ed equinozi. Le feste erano celebrazioni rituali legate alla vita agricola e sociale della comunità e quindi esisteva la necessità di correlarle con l'andamento delle stagioni climatiche, quest’ultime intimamente correlate a quelle astronomiche. Infatti l'agricoltura dipendeva strettamente dai cicli stagionali legati alle variazioni del tasso di piovosità, della temperatura, dell'umidità e questi fattori climatici risultano correlati con le stagioni astronomiche. Nell’area in studio si propone in particolare la realizzazione di un’area museale (Museo della civiltà agricola) all’interno di un complesso polifunzionale; quest’ultimo, fulcro del Parco del Tempo, si qualifica come “faro” sul territorio.
Il “Faro della Memoria” (complesso polifunzionale e Centro per la promozione attività e prodotti locali) come luogo in cui le dimensioni Spazio, Tempo e Memoria s’intrecciano in modo virtuoso.

FINALITA’ DEL PROGETTO
Così come la quercia, che ha bisogno di affondare sempre più le radici nella terra per poter elevare i propri rami al cielo, il nostro territorio deve immergere le sue radici nel fiume sotterraneo della memoria per poter disegnare nuove linee sull’orizzonte degli eventi. Si propone, quindi, un viaggio nelle proprie tradizioni, ripercorrendo i sentieri di antiche ritualità alla ricerca del Deus Loci. In questo viaggio nella memoria dei luoghi si apriranno e si dispiegheranno orizzonti antichi, ora velati dal tempo, capaci di interagire in modo attivo con il nostro orizzonte storico. Inevitabile sarà in questo viaggio l’incontro con la madre di tutte le discipline scientifiche : l’Astronomia ; il cielo e le sue stelle furono riferimenti fondamentali per le primitive civiltà stanziali ed agricole, particolarmente per scandire il tempo delle loro attività. Riti stagionali, culti, divinità traevano origine dall’interazione di problematiche pratiche (semina, raccolto agricolo, ecc.) con l’osservazione dei cicli naturali (giorno, notte, equinozio, solstizio, lunazione, ecc.) e delle forze naturali alle quali gli umani sembravano assoggettati in modo indecifrabile. In quel mondo lontano molte ritualità si svolgevano nelle vicinanze di corsi d’acqua e fonti ; quest’ultime assumevano un notevole valore simbolico essendo all’interfaccia tra il mondo superficiale e quello ipogeo. Con il tempo le fonti hanno perso questo profondo “rispetto” che gli uomini del passato avevano per questi luoghi e questo viaggio nella memoria ha proprio lo scopo di ristabilirlo e di tentare di farlo per tutti gli elementi del territorio. Le tre Torri Cosmiche rappresenteranno il “futuro” tracciato dall’uomo dal ritorno da quel viaggio nel passato e la tensione di tutto il territorio verso un domani più sintonizzato con i ritmi naturali e le dinamiche complesse del cosmo, assiomi indispensabili per un serio “sviluppo sostenibile”.